Centella asiatica, cicatrizza e protegge le vene
A costo di rendermi noioso, voglio ribadire che le giornate facendosi più calde e afose possono danneggiare la circolazione sanguigna periferica, in modo tale che le gambe comincino a far male e a gonfiarsi (vene varicose) e i nostri capillari, soprattutto quelli delle mani, diventino deboli e a rischio di rottura. La centella asiatica (Hydrocotyle asiatica L.) è una pianta che, insieme al già citato ippocastano, può aiutare chi soffre di questo tipo di patologie. La centella è una pianta erbacea alta circa 15 cm., con infiorescenze ad ombrella avente 3-4 fiori di colore violaceo, foglie palmate reniformi e nasce spontanea nei paesi tropicali e subtropicali (India, Pakistan, Madagascar, Brasile e Venezuela), e che oggi viene coltivata in India e in Madagascar. La medicina ayurvedica ha sempre avuto grande interesse per le sue proprietà cicatrizzanti usate in particolare per le piaghe, le ulcere e le vene varicose. Ma oggi anche la fitoterapia e la medicina tradizionale danno molto valore alle qualità terapeutiche della pianta. Il complesso curativo che ne viene estratto si ricava dalle foglie raccolte al momento della fioritura. Questo estratto che contiene i principi attivi della pianta, viene definito dalla Farmacopea Europea come FTTCA (Frazione Totale Triterpenica di Centella Asiatica) ed è costituito da saponine triterpeniche, dette asiaticoside (la più consistente e la più importante), acido asiatico e madecassicoside, inoltre contiene olio essenziale, flavonoidi (soprattutto quercetina), fitosteroli, tannini, sali minerali e zuccheri. La frazione dei triterpeni favorisce la sintesi del collagene ed è indicata negli stati di insufficienza venosa (stimola infatti un aumento della fibronectina, proteina connettiva fondamentale per la tenuta della parete dei vasi), varici, sindrome postflebitica e come complemento per la terapia contro la cellulite. I triterpeni favoriscono l’utilizzazione di due aminoacidi (alanina e prolina) nella formazione del collagene, e ne determinano un aumento della produzione. Quindi un maggiore apporto di collagene favorisce il miglioramento dei processi varicosi, una diminuzione di gonfiore agli arti inferiori e dei crampi notturni. In pratica diversi studi hanno documentato l’efficacia che le assunzioni di circa 120 mg al giorno di FTTCA hanno sulla infiammazione delle vene (endotelio), sulla permeabilità capillare e sull’edema sottocutaneo.
Ricapitolando, direi che due sono le particolarità della centella: 1) l’azione vasoprotettiva che migliora la funzionalità venosa, tonifica le pareti dei vasi e diminuisce la stasi venosa, favorendo il ritorno del sangue dalla periferia al cuore, 2) l’azione cicatrizzante che produce una migliore vascolarizzazione, stimolando l’endotelio e favorendo la riparazione dei tessuti. Per uso esterno è indicata nella cura di emorroidi, ulcere e ragadi.
Bisogna fare attenzione perché gli estratti idroalcolici o gli estratti secchi di centella possono avere effetti collaterali sul Sistema Nervoso Centrale, e possono avere interazioni con benzodiazepine e antidepressivi.
L’asiaticoside può inoltre interferire con l’azione di statine, fibrati, niacina e acidi biliari. Sembra infatti che questo tipo di saponine triterpeniche possono aumentare i livelli di colesterolo e di glucosio e quindi alzare la glicemia.
Foto di wizan

  • josie

    L’articolo è molto interessante e vorrei prenderla per l’estate per prevenire la pesantezza alle gambe, ma non riesco a trovare su nessun articolo se interferisce o meno con la pillola anticoncezionale.Sapete darmi una risposta?Grazie

  • Franco

    Cara josie, ho controllato tutti i miei testi di fitoterapia e non ho trovato nessuna controindicazione sulla centella per quanto riguarda interferenze con la pillola anticoncezionale. Io sto prendendo, per problemi con i capillari, un prodotto farmaceutico a base di centella ed anche sul bugiardino allegato non ci sono queste controindicazioni. Comunque è sempre bene, dato che le piante medicinali hanno dei principi attivi potenti, consultare il medico o il farmacista o il fitoterapista. Ciao.

  • Daniela

    Salve, questa settimana ho fatto la prima seduta di cavitazione presso un centro estetico e mi hanno dato prendere 50ml di uno “sciroppo”, che contiene centella, da bere diluito in un litro e mezzo di acqua.
    Morale: la prima notte bene, dalla notte successiva non sono riuscita a dormire per nulla con tachicardia ed agitazione. Dato che non MAI avuto problemi di insonnia, mi sembra stranissimo.
    Pensate che la centella contenuta possa essere la causa? Ho letto che può interagire con il Sistema Nervoso Centrale…
    Grazie anticipatamente.

  • Ciao Daniela, in effetti, data l’interazione che la centella può avere con il sistema nervoso centrale, non hai torto a sospettare un suo coinvolgimento. Il mio consiglio è cmq sempre quello di consultare il proprio medico di fiducia che saprà senz’altro dirti se questi sintomi sono effettivamente da imputare alla centella e se è il caso di continuare o meno l’assunzione dello sciroppo. Non sottovalutare la cosa, non si scherza con la salute… A presto

  • Daniela

    Grazie per la rapidissima risposta… in attesa di andare dal medico (fra qualche giorno, appena riesco a staccarmi dal lavoro) volevo chiedere se è possibile che a distanza di giorni dalla sospensione dello sciroppo contenente centella (l’ho sospeso Giovedì scorso, oggi è Martedì) è normale che abbia ancora insonnia e palpitazioni.
    Grazie ancora….
    Daniela

  • Clelia

    u00e8 interessante essere a conoscenza ” cosa u00e8 la centella asiatica, e quali sono i vantaggi nel utilizarla”u00a0 e a cosa serve…..u00a0 grazie mille x la vostra informazione che mi u00e8 stata molto utile.n