Il giardino dentro una palla premiato su Instructables!

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Beh, lasciate che mi bulli come farebbe un bambino dell’asilo. Ricordate il giardino dentro una palla? Una volta pubblicato il post, preso dal fanatismo, ho pure creato, passo-dopo-passo come si conviene, un “instruzionabile” (passatemi l’orrenda traduzione) e l’ho inserito su Instructables, il famoso sito per appassionati del fai-da-te e, essendo il contenitore del giardino di fatto un addobbo natalizio, ho potuto partecipare allo “Homemade Holidays Contest“, il concorso interno al sito dedicato alle invenzioni create dagli utenti in funzione delle festività. Ebbene, lunedì in tarda serata, mi è giunta una mail che mi informava di un premio vinto dalla mia idea!
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Alberi monumentali, l’Olivo della Strega a Magliano in Toscana (Gr)

Alberi monumentali, l'Olivo della Strega a Magliano in Toscana (Gr)
Uno degli aspetti più interessanti del fotocensimento degli alberi monumentali, al di là della bellezza e della maestosità degli esemplari presi in considerazione, sono le storie e le leggende che si intrecciano con e su queste piante. Del resto, quando la tua vita può vantare centinaia e centinaia di anni (se non migliaia…), è facile calamitare le attenzioni di noi esseri umani che, nostro malgrado, vediamo esaurire la nostra esistenza entro scale temporali molto più limitate. È il caso dell’albero monumentale di oggi, vero e proprio mostro di bellezza e longevità, nonché catalizzatore di miti e leggende che si spingono (come la sua età) molto indietro nel tempo: l’Olivo della Strega di Magliano in Toscana, Grosseto.

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Pacco dono da Palermo: avocadi, arance e pomeli!

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Nella tarda mattinata di uno degli ultimi giorni festvi appena trascorsi (ormai-purtroppo-ahimé volati via), sento suonare il campanello e vedo giungere il postino con un pacco postale a me destinato. Curioso come non mai (non aspettavo niente, ergo: massima sorpresa) mi affretto ad aprirlo e, con mia estrema soddisfazione, lo trovo colmo di avocadi, arance e del più (paradossalmente) sconosciuto tra gli agrumi: il pomelo. Visto che in questo periodo faccio letteralmente incetta di agrumi, vi lascio immaginare la gioia di assaggiare tali bontà. Mittente del pacco-dono una vecchia conoscenza di questo blog, ovvero quel Giuseppe Marino che, grazie (o malgrado, fate voi) all’ormai noto albero di melanzane, si è fatto conoscere su giornali, web e tv e che (con mio enorme piacere) con discreta frequenza invia a Florablog alcuni interventi interessanti che pubblico sempre molto volentieri.
A questo giro Giuseppe ci parla appunto del pomelo, antico e poco conosciuto agrume che invece merita la massima attenzione per la sua bontà e per il fatto che, strano e appunto paradossale, è uno dei tre soli frutti che possono vantare, tra gli agrumi, l’appellativo di specie.
Tornerò presto sull’argomento per un doveroso approfondimento, intanto vi lascio al testo di Giuseppe, non prima di averlo di nuovo ringraziato per lo splendido dono che spero in qualche modo di poter contraccambiare, almeno parzialmente, il prima possibile.

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Pungitopo, non solo addobbo natalizio ma anche potente antinfiammatorio

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Il pungitopo (Ruscus aculeatus), della famiglia delle Ruscaceae, è una pianta perenne arbustiforme, originaria del bacino del Mediterraneo, che cresce spontanea nei boschi e nei sottoboschi di tutta Europa, fino ad un’altitudine di circa 1000 m. È una pianta sempreverde, caratterizzata da foglie ovali verdi scure, lucide e dure, terminanti con una spina acutissima. I fiori sono minuscoli e verdastri e danno origine, in inverno alle tipiche bacche rosso vivo. Il nome pungitopo deriva dall’uso che ne facevano i contadini per proteggere dai topi alcuni prodotti culinari tipo salumi o formaggi messi a stagionare. Usata e conosciuta, insieme ad agrifoglio, vischio e stella di natale, come addobbo natalizio, ha invece molte proprietà curative, soprattutto antinfiammatorie. Esse sono racchiuse nel rizoma (fusto sotterraneo) e nelle radici che risultano essere ricche di saponine di tipo steroideo, in particolar modo ruscogenina e neoruruscogenina, di diversi flavonoidi (come la rutina), di polifenoli e di fitosteroli. Queste sostanze aumentano la resistenza delle pareti capillari e ne normalizzano la permeabilità, in modo che ci sia una minore fuoriuscita di liquidi ed una riduzione di rotture dei capillari stessi. Read More