Non so se vi è mai capitato ma per me ci sono piante (come le persone del resto…) che a prima vista suscitano immediata allegria. È il caso della Nertera granadensis che, grazie ai fittissimi frutti rosso arancio che produce, il solo vederla mi mette sempre di buon umore. Messe da parte le mie stranezze ricordo che la Nertera fa parte della famiglia delle Rubiaceae e le sua quindicina di specie è originaria delle Ande, della Nuova Guinea, dell’Australia e della Nuova Zelanda. Read More
Il verde in Mostra
Eccoci all’appuntamento settimanale con le Fiere e le Mostre dedicate al regno vegetale da Aprile alla fine di Maggio, ripartendo dagli eventi già proposti nei precedenti post e ancora in corso. Ricordo che se avete delle segnalazioni di manifestazioni non presenti nell’elenco lasciate un commento al post e lo aggiornerò sicuramente. Read More
Appendi il tuo giardino in soggiorno
Di solito in casa siamo abituati ad appendere una natura morta, rappresentazione pittorica che ritrae oggetti inanimati in genere fiori e frutta (vi rimando a quella che è forse la natura morta più famosa della storia dell’arte: Canestra di frutta di Michelangelo Merisi detto Caravaggio – Pinacoteca Ambrosiana, Milano) ma anche altri soggetti. Ebbene da oggi possiamo appendere anche una “natura viva”! Read More
L’ortensia: bellissima, facile e… assetata!
Due sono gli elementi indispensabili per avere delle ortensie invidiabili: acqua in abbondanza e qualità del terreno.
Data la facilità di coltivazione la si trova ovunque, sia in vaso che in piena terra e con pochi accorgimenti regala delle copiose e durature fioriture. E’ una arbusto perenne a foglia caduca e, salvo nelle regioni particolarmente fredde (nelle quali se ne consiglia il riparo), sopporta bene anche l’inverno.
Decisamente predilige e cresce meglio all’ombra, ma può adattarsi anche al sole purchè innaffiata più volte al giorno con acqua in abbondanza. Il bisogno primario dell’ortensia è infatti l’acqua, per cui, date le dimensioni che raggiunge, ne è sconsigliata la coltivazione in piena terra a chi non ha riserve alternative all’acquedotto.
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La Processionaria, conoscerla per combatterla al meglio
La Processionaria si sa è un vero flagello: se in un bosco l’impatto può essere contenuto, in arboricoltura e in ambito domestico (pensate al vostro povero pino…) diventa un vero e proprio problema. Andiamo dunque a conoscerla per poi affrotare il discorso su quella che può essere una lotta efficace a questo lepidottero davvero poco simpatico.
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Parliamo di bonsai??
Andiamo per ordine…la parola “bonsai” proviene dalla fusione di due vocaboli giapponesi: “bon” che significa vaso e “sai” che vuol dire coltivare. Da qui l’interpretazione corretta che identifica la parola bonsai come albero coltivato in vaso. Tante volte si pensa che un bonsai sia una pianta di una specie botanica particolare, nella cui genetica sia scritto che essa viva in un vaso…ma non è così: UN BONSAI È UN ALBERO, niente di più… e, come i normali alberi che si osservano in natura, ha bisogno esattamente delle stesse cure. Per coltivare con successo i bonsai bisogna fissare in testa bene questa cosa, effettuando tutti i nostri interventi nel rispetto del ciclo della pianta. Spesso, infatti, i bonsai muoiono per troppa premura, che ci porta ad essere ossessivi nei suoi confronti e, magari, annaffiarlo troppo… ricordatevi che un bonsai sopporta meglio una carenza di cura che un eccesso. Bene… intanto cominciate a fissarvi in testa queste nozioni, elaborate una mentalità ZEN, considerando che un bonsai è come un bambino (vedremo poi che anche in questo caso vi sono gli stadi di crescita come negli umani!!), e, come tale, non possiamo farlo crescere come, dove e quando vogliamo, ma saremo noi che dovremo essere pazienti e assecondare le “scelte” e le “ripicche” di crescita del nostro piccolo figlio. Buon bonsai!
È il momento dei Tulipani in fiore
Se siete stati previdenti e li avete piantati per tempo è finalmente il momento di goderseli! Facili da coltivare, i tulipani fioriscono nel periodo primaverile, fra marzo e maggio. Se avete messo a dimora i bulbi da settembre a novembre ad una profondità di cm. 10/15 potrete godervi una spledida fioritura anche in terrazza o sul davanzale di una finestra dato che crescono bene anche in vaso.
Date le diverse dimensioni, colori e forme, potrete sbizzarrirvi nel creare composizioni, purchè scegliate bulbi che abbiano fioritura nello stesso periodo.
Andiamo dunque a vedere le differenze colturali tra giardino e vaso.
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Altri utili consigli per il benessere del vostro prato
Dopo il primo post dedicato all’argomento torniamo di nuovo e volentieri sui lavori da affrontare in questo periodo per favorire una ripartenza vigorosa del nostro prato e lo facciamo grazie ad un prezioso commento speditoci da docrossi (che spero diventi presto nostro prezioso collaboratore!) che ritengo molto interessante e che riporto integralmente:
“Tutto esattissimo!!! Aggiungerei solo una cosa… talvolta d’inverno, specialmente nei prati esposti a nord e non ben assolati, si può formare del muschio tra i cesti erbosi nelle zone più in ombra e umide. All’inizio della primavera è possibile, in queste zone, “strippare” il terreno, ovvero operare una raschiatura del muschio con un rastello rigido (non quelli per raccogliere le foglie) e riseminare con miscuglio leguminose-graminacee (miscugli consigliati per la naturalezza e la complementarietà). Tale operazione, chiamata “TRASEMINA” si effettua normalmente ogni 4-5 anni anche sui pascoli che, a lungo andare, perdono la loro rigogliosità e produttività.”
Nient’altro da aggiungere, rimane solo da ringraziare docrossi per l’ottimo intervento!
Scopri il Nero Wolfe che c’è in te!
Tra le 25.000 e le 30.000 specie (ma quasi ogni giorno se ne scoprono di nuove) 750 generi (a loro volta suddivisi in numerose tribù e sottotribù), un numero virtualmente infinito di ibridi, diffuse praticamente ovunque (con le sole l’eccezioni del circolo polare artico e delle zone desertiche del pianeta)…
Signore e signori, vi presento la più grande famiglia delle Angiosperme (le piante cioè che producono fiori): le Orchidaceae.
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Un serial killer nel tuo giardino: la Dionaea muscipula
I fastidiosi insetti che stressano la vostra vita in giardino sono spacciati! Mosche, zanzare e quant’altro hanno le ore contate se avrete l’accortezza di provare la coltivazione di una splendida assassina.
Il serial killer in questione è la Dionaea muscipula chiamata comunemente “Venus acchiappamosche“.
Originaria delle umide paludi della Carolina la Dionea è una magnifica pianta che ha sviluppato nel corso della sua evoluzione la capacità di attirare e catturare gli insetti e soprattutto di assimilare (“digerire”) le proteine presenti nelle malcapitate vittime, il tutto per ovviare alla carenza degli elementi nutritivi di cui sono povere le paludi e le torbiere. Tutto questo lo ottiene tramite una trappola a scatto che non è altro che una foglia modificata al cui interno (di solito di colore rosso) sono presenti sei peli sensibili che fanno scattare la foglia; delle sottili spine bordano la micidiale trappola che velocemente si chiude come una vorace bocca sullo sfortunato insetto senza lasciargli possibilità di scampo.
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