Le solite news: piante erbacee estinte e la Terra al collasso

Old North Bridge, Concord by Sebastià Giralt

Old North Bridge, Concord – Massachusetts by Sebastià Giralt

Lo so, è venerdì, la settimana è stata lunga, piovosa, faticosa… uno si aspetta di rilassarsi nel fine settimana per ritrovare un po’ di serenità (magari “coltivando” il suo hobby preferito…) recuperando energie per il lunedì successivo e che notizie si ritrova a leggere? l’ennesimo studio sulla biodiversità a rischio e il pessimo scenario previsto dal Living Planet Report 2008 del WWF!
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Se il governo se ne frega dell’ambiente andate a Terra Madre

erra Madre 2008
Riporto alcune notizie di questi giorni:
• nel suo nuovo rapporto il WWF denuncia che i cambiamenti climatici sono più veloci anche delle peggiori ipotesi previste dagli scienziati e che il taglio delle emissioni di CO2 proposto (20% entro il 2020) è insufficiente, serve almeno del 30%;
secondo un gruppo di
biologi dell’Università della California a Santa Barbara siamo dentro alla sesta estinzione di massa e per arginare la perdita del 50 per cento delle specie è stato condotto uno studio internazionale sugli ecosistemi delle praterie allo scopo di determinare a quali piante concedere la priorità di conservazione;
una normativa dell’Ue mette al bando una serie di pesticidi dannosi per la salute e per l’ambiente nonostante il provvedimento metta a dura prova la produzione di tulipani olandesi che dei pesticidi fa un massiccio uso;
uno studio di Sun Microsystem sancisce che il telelavoro fa risparmiare di media 5400 kilowattora all’anno (e 1700 dollari di carburante…) con indubbi vantaggi per il pianeta e auspica che sempre più aziende (la Sun vanta il 56% di “telelavoratori”) adottino questa politica.
Potrei andare avanti ancora con altre notizie del genere, che riportano dati, studi, normative e abitudini che vanno tutte nella stessa direzione: la salvaguardia del Pianeta. In uno scenario del genere, dove finalmente la sensibilità generale inizia ad abbracciare certe tematiche, la posizione tenuta dal governo italiano alla riunione dei capi di stato europei in corso a Bruxelles appare come minimo clamorosamente stonata.
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Perso un terzo di biodiversità in 30 anni: diamoci una svegliata!

biodiversitàQuando si dice piove sul bagnato: appena due giorni fa commentavo le (molte) brutte notizie a proposito degli effetti disastrosi che noi e il nostro stile di vita causiamo alla terra, ai suoi abitanti ed ai suoi equilibri, che la mattina stessa esce il rapporto indice globale della biodiversità del WWF (ripreso in questo articolo da Repubblica.it) che riporta numeri che definire allarmanti suona eufemistico: in 30 anni il numero di specie presenti sulla terra è calato di un terzo.
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