5 errori evitati grazie alla rotazione delle colture nell’orto

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Nonostante offra indubbi vantaggi anche nell’orto familiare, la rotazione delle colture non è diffusa come dovrebbe.  Molti orticoltori amatoriali, almeno quasi tutti quelli che conosco io, continuano da anni e anni a coltivare i soliti ortaggi più o meno nelle stesse zone dell’orto o al più ad alternarli senza una logica di base. Niente di più sbagliato.
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9 esempi validi per iniziare la consociazione di ortaggi

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Terzo post dedicato all’interessante tecnica della consociazione e dopo qualche considerazione sui vantaggi che può portare l’adottare questo metodo nel proprio orto e qualche semplice consiglio su come abbinare le colture senza commettere grossi errori, ecco più nel concreto alcune consociazioni tra le più rodate che portano di solito a ottimi risultati e con le quali partire con i propri esperimenti (l’esperienza, anche in questo campo, è l’unica vera maestra).

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7 consigli utili per una buona consociazione degli ortaggi

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Visto che sono sicuro di convincere almeno uno degli amici “ortolani” a sperimentare la tecnica della consociazione di ortaggi diversi, dopo l’articolo introduttivo torno volentieri sull’argomento per elencare alcuni semplici consigli, raccolti letteralmente “sul campo” o letti in giro, che possono aiutare a un approccio migliore nei confronti di questa pratica potenzialmente molto interessante.
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5 ottimi motivi per usare la consociazione nell’orto

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È molto strano ma neanche uno, tra i coltivatori amatoriali dell’orto che conosco, adotta tra le tecniche colturali quella che comunemente viene chiamata la consociazione degli ortaggi. Eppure, mi raccontava mio nonno, era pratica comune, negli orti dei contadini di una volta, coltivare ortaggi diversi nella stessa porzione di terreno. Certo, magari non la chiamavano consociazione né tantomeno si informavano su testi scientifici, ma facendo affidamento sulla tradizione e sull’esperienza tramandate nel corso del tempo da generazione a generazione ottenevano, c’è da scommettere, ottimi risultati.
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I polisaccaridi, valido metodo di lotta biologica ai parassiti delle piante

I polisaccaridi, valido metodo di lotta biologica ai parassiti delle piante
È da poco disponibile in commercio un nuovo metodo di lotta ai parassiti delle piante molto interessante  soprattutto per il suo basso impatto ambientale, un metodo che sfrutta le caratteristiche fisiche di alcune sostanze naturali: i polisaccaridi.
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5 errori da evitare quando si inizia a coltivare un orto

5 errori da evitare quando si inizia a coltivare un orto
Negli ultimi tempi moltissima gente, in Italia e nel mondo, sta scoprendo o riscoprendo i benefici e i vantaggi del coltivare un orto e inizia o riprende a farsi le ossa con questo proficuo e benefico passatempo. La tendenza non può che fare piacere perché implicitamente porta a un approccio diverso su temi tutt’altro che secondari come ambiente, consumi e stili di vita e per questo è da favorire e incentivare. Per chi è alle prime armi però, specie se preso dall’entusiasmo tipico dei neofiti, spesso iniziare la coltivazione di un orto da zero può portare a commettere alcuni errori di valutazione che possono compromettere il risultato finale. Senza scendere nel dettaglio di quelli più prettamente colturali (sui quali torneremo in seguito), vediamo quali sono gli errori di approccio più comuni quando si inizia la coltivazione di un orto.
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Da Palermo la zucca “serpente di Sicilia” e la minestra di tenerumi

Da Palermo la zucca \
Come ho avuto già occasione di scrivere ho deciso di inviare a chi ne faceva richiesta i semi di Solanum torvum visto che grazie alla generosità di Giuseppe ne avevo in abbondanza. In molti mi hanno quindi scritto e, una volta ricevuti i semi, anche se non c’era nessun motivo alcuni di loro si sono in qualche modo sentiti in debito e hanno contraccambiato inviandomi a loro volta semi di ortaggi a dir poco speciali. Inutile dire che la cosa mi ha fatto immenso piacere e che per questo ringrazio di cuore Giuseppe L. che dalla Puglia mi ha spedito degli ottimi pomodori “vernini” (nati) e un’altra varietà sempre di pomodori dalle caratteristiche incredibili (che purtroppo per il momento non sono nati), Simone B., che da Roma mi ha fatto avere una varietà di peperoncino saporito ma non troppo forte e Giuseppe P., che da Palermo mi ha inviato la zucca “serpente di Sicilia”.
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Frutta e verdura di stagione, i prodotti di maggio

Frutta e verdura di stagione, i prodotti di maggio
Consiglio vivamente, a chi non l’ha vista domenica sera, di recuperare la puntata di Report intitolata “Carne per tutti“. Forse per qualcuno non aggiungerà molto a quello che già sa, ma fa sempre bene ricordare e ricordarsi come il sistema dell’alimentazione mondiale si regga su regole la cui assurda insostenibilità è pari solo all’ingiustizia che riescono a generare.

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Semenzaio superproduttivo, al via l’operazione “adotta un pomodoro”

Semenzaio superproduttivo, al via l\'operazione \
Sono passati ormai due mesi e mezzo dalle prime semine nel semenzaio a letto caldo e il bilancio non si può che definire più che positivo. Pure troppo.
Con la sola eccezione delle melanzane, il cui seme era forse troppo vecchio, tutte le piante sono nate in abbondanza: cocomeri, meloni e peperoncini non hanno avuto problemi e sono stati ben stimati nel numero mentre basilico, cetrioli e zucchine sono stati seminati più volte per far fronte alle richieste dei coltivatori di zona. Quella che mi è completamente sfuggita di mano però è la semina dei pomodori. Tradito dalla fertilità dei semi, ampiamente sottovalutata, mi sono ritrovato il semenzaio invaso da Ciliegini, Cuore di Bue, Romanelli e altre varietà di pomodoro con il risultato di dover piazzare qualche centinaio di piante, ben oltre la richiesta degli amici orticoltori.
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Maggio, i lavori nell’orto

Maggio, i lavori nell\'orto
La situazione nella mia zona è più o meno questa: ormai da mesi, quando non piove per l’intera settimana, il poco sole che spunta tra una perturbazione e l’altra non riesce a far asciugare il terreno, condizione necessaria per poter piantare ortaggi, costringendo chi fa l’orto a rinviare continuamente l’inizio del periodo di maggiore attività. Con conseguenti, almeno dalle mie parti, imprecazioni contro Giove Pluvio (e dintorni…) da Guinness dei primati. Non che sia andata meglio a quei pochi che sono riusciti a mettere a dimora qualche pianta: l’altro ieri una forte grandinata ha danneggiato seriamente pomodori, melanzane e zucchine non protetti compromettendo il lavoro fin qui fatto.
Il periodo piovoso insomma, par di capire più o meno così in tutta Italia, mette i bastoni tra le ruote al povero orticoltore, costringendolo a lavori svolti a singhiozzo, affrettati, spesso inutili. Eppure in questo mese da fare non manca di certo.
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